19 settembre 2015

CasaPound Firenze: "Nettamente contrari ad Uber, utile sono per nascondere le inefficienze di Comune e ATAF"

Firenze, 19 Settembre - CasaPound Firenze è nettamente contraria all'arrivo di Uber Black nella nostra città e annuncia azioni di protesta a sostegno di coloro che si opporranno a questo nuovo servizio che ha il solo scopo di mandare sul lastrico una categoria di lavoratori e di creare un esercito di dipendenti sottopagati. "Uber Black non è altro che un tentativo di deregolamentazione completa del servizio di trasporto pubblico tramite taxi", spiega in una nota il Direttivo di CasaPound Firenze, "teso esclusivamente a consentire l'ingresso nel settore di società con ingenti capitali che rileveranno buona parte delle licenze attuali per poi concederle, a pagamento, a disperati, quasi tutti stranieri, che si accontenteranno di tariffe da fame pur di lavorare a tutto vantaggio delle aziende titolari delle licenze. Proprio come negli Stati Uniti". "In qualsiasi settore economico in cui è stata introdotta la deregolamentazione e la concorrenza selvaggia", prosegue la nota di CPI Firenze, "non solo non si sono abbassate le tariffe per i clienti, ma sono peggiorate le condizioni di lavoro, gli stipendi sono diminuiti drasticamente e la qualità dei servizi è scaduta in modo pauroso. Adesso è il turno dei taxisti, la cui categoria è già sotto attacco da tempo sia da parte delle istituzioni locali sia da parte dei mass media per motivi che meramente ideologici coniugati a biechi interessi di bottega della sinistra al governo, locale e nazionale". "A Firenze", conclude il Direttivo di CasaPound Firenze, "non c'è assolutamente bisogno di un servizio come Uber, così come non c'è bisogno di nuove licenze per i taxi, bensì ci sarebbe estremo ed urgente bisogno di ripensare l'intero trasporto pubblico locale in un'ottica integrata. E invece le polemiche strumentali che hanno ad oggetto i taxisti puntano solo a nascondere il fallimento della privatizzazione dell'ATAF, voluta dall'accoppiata Renzi-Nardella, che invece di portare ad un miglioramento del servizio e ad un abbassamento delle tariffe ha condotto il trasporto urbano su bus ad un drastico peggioramento dell'offerta e della qualità delle corse e ad un aumento del costo dei biglietti. Così i cittadini si vedono costretti a ricorrere al servizio taxi anche quando potrebbero e dovrebbero prendere l'autobus. Quindi se c'è da individuare delle responsabilità lo si deve fare nei confronti di quelle persone, Renzi, Nardella e Bettarini in primis, incapaci di garantire ai fiorentini un servizio di linea decente e a costi contenuti e non nei confronti di coloro che svolgono un lavoro duro, e spesso pericoloso, come la guida del taxi".

Ufficio Stampa CasaPound Firenze

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