Nel tardo pomeriggio di oggi, sabato 5 maggio, CasaPound Firenze ha inscenato una clamorosa protesta contro la presenza di Mario Monti, Mario Draghi e José Manuel Barroso alla “due giorni” dell’Istituto Universitario Europeo il 9 e 10 maggio. Sono stati affissi, contemporaneamente, sei striscioni lunghi ciascuno tra i 20 ed i 40 metri su altrettanti ponti del centro storico fiorentino: Ponte alla Vittoria, Ponte Vespucci, Ponte alla Carraia, Ponte Santa Trinita, Ponte alle Grazie e Ponte San Niccolò. Sui sei striscioni sono riportate le seguenti frasi:
MONTI,DRAGHI,BARROSO SISTEMA MAFIOSO
MONTI:REQUIEM FOR ITALY
MONTI UCCIDE
NO BCE,L'EUROPA AI POPOLI!
16/11/2011 ITALIA SEMPRE PIU' SCHIAVA
FERMIAMO L'USURA BANCARIA!
MONTI:REQUIEM FOR ITALY
MONTI UCCIDE
NO BCE,L'EUROPA AI POPOLI!
16/11/2011 ITALIA SEMPRE PIU' SCHIAVA
FERMIAMO L'USURA BANCARIA!
“E’ incredibile”, dichiara il Responsabile di CasaPound Firenze Saverio Di Giulio, ”che
certi personaggi, diretti responsabili della crisi che sta
attanagliando l’economia mondiale, vengano a fare una passerella a
Firenze disquisendo della situazione attuale frutto delle loro scelte e
delle loro azioni”.
“Firenze e i fiorentini”, prosegue Di Giulio, “si sentono offesi e derisi e non certo onorati dal dover ospitare coloro che stanno lavorando alacremente per ridurre il popolo italiano alla fame e ad una sorta di schiavitù lavorativa moderna. E’ paradossale che Monti, definibile più che un ‘tecnico’ come un pericoloso ed incompetente teorico prestato ala politica, venga a parlare di energia quando anziché predisporre un vero piano energetico nazionale, che mantenga in mano pubblica l’ENI, opera soltanto per privatizzare tale industria strategica regalandola a qualche cliente della Goldman Sachs, banca d’affari tanto cara al premier italiano. Così come è paradossale che Draghi si presenti a disquisire di economia quando, se fosse onesto con se stesso, dovrebbe riconoscere che la riforma del sistema bancario italiano da lui voluta e redatta nella prima metà degli anni ’90 è la causa prima della crisi dell’intero sistema creditizio e del conseguente dissesto dell’economia nazionale. Su Barroso, poi, si può solo dire che è la perfetta personificazione dell’Unione Europea: un gruppo di burocrati e politicanti asservito alle grandi lobbies finanziarie internazionali”.
“E’ intollerabile”, conclude il Responsabile di CasaPound, “che un intero sistema economico che sta portando il mondo nel baratro si autocelebri nella nostra città facendo finta che niente stia succedendo, alla faccia dei quotidiani suicidi di imprenditori e disoccupati schiacciati da una disperazione senza via d’uscita. Se questa gente avesse un minimo di orgoglio ed onestà si ritirerebbero a vita privata ammettendo i propri errori e la propria incapacità. E invece pretendono pure di fornirci le loro ricette per uscire da una crisi nella quale ci hanno ficcato a forza. Ecco perché oggi Firenze dato loro un ‘caloroso benvenuto’ con i nostri sei striscioni”.
“Firenze e i fiorentini”, prosegue Di Giulio, “si sentono offesi e derisi e non certo onorati dal dover ospitare coloro che stanno lavorando alacremente per ridurre il popolo italiano alla fame e ad una sorta di schiavitù lavorativa moderna. E’ paradossale che Monti, definibile più che un ‘tecnico’ come un pericoloso ed incompetente teorico prestato ala politica, venga a parlare di energia quando anziché predisporre un vero piano energetico nazionale, che mantenga in mano pubblica l’ENI, opera soltanto per privatizzare tale industria strategica regalandola a qualche cliente della Goldman Sachs, banca d’affari tanto cara al premier italiano. Così come è paradossale che Draghi si presenti a disquisire di economia quando, se fosse onesto con se stesso, dovrebbe riconoscere che la riforma del sistema bancario italiano da lui voluta e redatta nella prima metà degli anni ’90 è la causa prima della crisi dell’intero sistema creditizio e del conseguente dissesto dell’economia nazionale. Su Barroso, poi, si può solo dire che è la perfetta personificazione dell’Unione Europea: un gruppo di burocrati e politicanti asservito alle grandi lobbies finanziarie internazionali”.
“E’ intollerabile”, conclude il Responsabile di CasaPound, “che un intero sistema economico che sta portando il mondo nel baratro si autocelebri nella nostra città facendo finta che niente stia succedendo, alla faccia dei quotidiani suicidi di imprenditori e disoccupati schiacciati da una disperazione senza via d’uscita. Se questa gente avesse un minimo di orgoglio ed onestà si ritirerebbero a vita privata ammettendo i propri errori e la propria incapacità. E invece pretendono pure di fornirci le loro ricette per uscire da una crisi nella quale ci hanno ficcato a forza. Ecco perché oggi Firenze dato loro un ‘caloroso benvenuto’ con i nostri sei striscioni”.
Ufficio stampa di CasaPound Firenze
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