RESPONSABILE DEL BLOCCO STUDENTESCO DI FROSINONE RIMANDATO ALLA MATURITA' PER UN TEMA SULLE FOIBE
È notizia recente che Fernando Incitti, responsabile provinciale del Blocco Studentesco di Frosinone, è stato rimandato all'esame di Stato, dopo esservi stato ammesso, a causa di un tema sulla tragedia delle foibe e dell'esodo delle popolazioni giuliano-dalmato-istriane.
Allo scritto della mia maturità (2004), scelsi il tema storico, sui regimi totalitari tra le due guerre, realizzando un'invettiva antiamericana e antinglese e conseguente elogio, benché senza toni apologetici, del fascismo: presi 15/15, malgrado una commissione di "sinistri". Forse però quei "sinistri" badarono - e giustamente! - alla mia capacità d'argomentazione, d'esposizione e di scrittura, senza "buttarla in politica". Ecco, evidentemente le cose sono cambiate (o forse sono stato fortunato io?), e i "gendarmi della memoria" (o della menzogna?) hanno deciso di punire un ragazzo per il suo ruolo politico e per le sue idee "non conformi".
Però qua mi viene un dubbio: in effetti la tragedia delle foibe è stata riconosciuta dalla Stato italiano, molti esponenti politici hanno chiesto scusa per il loro silenzio pluridecennale, è stata istituita la Giornata del Ricordo (10 febbraio), ecc.
E allora? Perché condannare queste idee che, dopotutto, così "non conformi" non sono? Tic nevrastenico-ideologico? Punizione esemplare ai danni di un ragazzo del Blocco (non uno qualunque, ma un "capo")? Fa ormai così tanta paura il Blocco Studentesco da meritarsi le affettuose cure della Stasi ciociara?
Insomma, lo chiedo a voi: antico preconcetto ideologico o attacco al Blocco?
Le foibe, una bocciatura e i poliziotti del pensiero
RispondiEliminaFernando Incitti è il responsabile del Blocco studentesco per la provincia di Frosinone. E' stato l'unico bocciato al liceo scientifico di Ceccano. "Dopo aver svolto una dignitosa prova all'esame orale - scrive su Vivamafarka il segretario provinciale di Casa Pound - con tanto di testimoni e di "in bocca lupo" per il continuo degli studi universitari da parte della commissione. Invece, giorni dopo, la spiacevole "sorpresa": il tema sulla tragedia delle foibe non era ''piaciuto'' alla commissione, è questo quanto trapela da un addetto ai lavori, e proprio questa parte di esame è stata decisiva per la votazione finale".
I commissari (del popolo) alla cultura non mi sono mai piaciuti e quindi ho chiesto alla vittima della psicopolizia di raccontarci come è andata. Con l'augurio che il Tar faccia giustizia.
Il giorno della prima prova, il 22 giugno, nel Liceo Scientifico Martino Filetico di Ceccano (Frosinone), scelgo di eseguire il tema storico sull'orrore delle Foibe e delle controversie che hanno colpito il confine orientale italiano, dall'impresa di Fiume fino agli anni seguenti all''orrore messo in atto dai partigiani titini . Mi soffermo soprattutto appunto sull'impresa di D'Annunzio e dei suoi legionari, sull'avanzata jugosvlava verso i nostri confini, sulll'orrore delle Foibe, sul dramma dell'Esodo e degli esuli dimenticati ed abbandonati in quegli anni (sulla responsabilità dei partigiani della Brigata Garibaldi) e sul silenzio successivo durato decenni. Il tema è scritto molto bene formalmente, è lineare e scorrevole. I professori non possono danneggiarmi più di tanto ed infatti ottengo la minima sufficienza (comunque vergognosa) nella valutazione. Sono l'unico su 24 persone a scegliere questo tema storico. Nei giorni seguenti alle prove scritte e prima del colloquio orale, vengo contattato da alcuni professori che mi comunicano che la commisione esterna ed il presidente della commissione non hanno gradito il mio tema sule Foibe, non formalmente ma bensi ''idealisticamente''. Comincerò a ''pagare'' con la valutazione complessiva delle prove scritte. In quei giorni mi viene ripetuto frequentemente che non sono gradito alla commissione. Il giorno del colloquio, il 10 luglio, svolgo una dignitosa prova, argomento il mio esame da D'Annunzio a Nietzsche , dal Futurismo ad Apollinaire, dalla rivoluzione Italo-Fascista alla Guerra Civile Spagnola. Durante il colloquio ricevo continue provocazioni. Prima di abbandonare l'aula mi vengono segnalati gli ''errori'' del tema: secondo i professori il dramma dell'Esodo è una pseudo-invenzione e non ''dovevo permettermi di condannare'' il silenzio durato decenni. Alla fine ricevo addirittura "in bocca lupo" per il continuo degli studi universitari da parte della commissione. Torno a casa con il solito ''veleno'' nelle vene, ma abbastanza soddisfatto e tranquillo per gli esami svolti. Qualche giorno dopo la notizia: sono l'unico di 5 classi a non aver superato l'esame secondo la commissione. ''Forse'' ho ''pagato'' per le mie idee e per le mie attività come è frequentemente successo da quando frequento il liceo, portandomi dietro per anni quella gogna che che tenta di spegnere (inutilmente) l'ardire di tanti giovani italiani che non abbassano la testa.
Fernando Incitti
articolo di Ugo Maria Tassinari
http://fascinazione.blogspot.com/2010/07/le-foibe-una-bocciatura-e-i-poliziotti.html?spref=tw