2 giugno 2013
CasaPound Firenze chiede coerenza alla Regione Toscana sulla vicenda "Il Forteto" e propone la sua idea per la cooperativa
CasaPound Firenze: "Sulla vicenda Forteto la Regione prenda una posizione univoca e non stia con un piede in due staffe"
Oggi, 30 maggio, presso l’aula didattica della Cooperativa Il Forteto si è svolta la presentazione di due progetti relativi a energie alterative e prodotti caseari. Di per sé non ci sarebbe alcunché da eccepire se non fosse per la partecipazione o il patrocinio di enti pubblici come la Regione Toscana e l’Università di Firenze, per i quali parebbe quanto meno inopportuna la partecipazione a titolo ufficiale viste le vicende che hanno coinvolto Il Forteto.
“In particolare la Regione Toscana”, sottolinea Saverio di Giulio il Responsabile Provinciale di CasaPound Italia Firenze, “dovrebbe spiegare ai cittadini qual è la sua posizione in merito alla vicenda Forteto. Infatti dopo una lodevole inchiesta sfociata in una Relazione completa ed esaustiva non si capisce come, nell’attuale fase dibattimentale del procedimento penale per gli abusi a minori, possa associare il proprio stemma a quello de Il Forteto”.
“E’ vero”, prosegue Di Giulio, “che bisogna tener distinta la ‘comunità’ de Il Forteto dalla ‘Cooperativa’ come si sostiene da più parti, ma è altrettanto vero che all’interno della cooperativa lavora buona parte degli indagati che continuano così ad avere una sostanziosa fonte di reddito con la quale pagare le spese legali, mentre molte delle vittime sono state cacciate dalla stessa cooperativa perdendo il lavoro, la casa e qualsiasi fonte di sostentamento. Quindi la separazione tra cooperativa e comunità può essere vera ma fino ad un certo punto”.
“Ed è per questo”, conclude il Responsabile di CasaPound Firenze, “che la Regione Toscana prima di accomunare il proprio nome a quello de Il Forteto dovrebbe quanto meno attendere le risultanze del processo in corso. E dovrebbe, peraltro, pretendere che il Ministero dello Sviluppo Economico provveda al commissariamento della Cooperativa escludendo, almeno temporaneamente, gli indagati e assegnando la società stessa ai dipendenti estranei alla vicenda degli abusi. E invece pare proprio che la Regione non abbia perso il vizio di stare con un piede in due staffe”.
info:3311926077
Ufficio Stampa di Casapound Firenze
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