5 febbraio 2015

Aereoporto di Firenze: CasaPound "Soddisfatti per la fusione e l'ampliamento, vittoria anche nostra".

A seguito dell'approvazione in consiglio comunale del piano per la fusione tra le società areoportuali di Firenze e di Pisa. CasaPound Firenze negli scorsi mesi ha messo in atto una serie di iniziative per sostenere lo sviluppo dello scalo cittadino e ha espresso la propria soddisfazione soprattutto in relazione all'aumento delle possibilità di ampliamento della pista, pur chidendo di vigilare su possibili speculazioni.

"Esprimiamo soddisfazione per l'approvazione in consiglio comunale della fusione tra le due maggiori società aereoportuali della regione"- a dichiararlo è Saverio Di Giulio, Responsabile di CasaPound Firenze- "CasaPound si era già battuta negli scorsi mesi affinchè questo avvenisse, con la ferma convinzione che solo ampliando l'areroporto di Peretola e integrando il bacino di utenza Toscano, la città possa trovarsi pronta alle future esigenze turistiche, commerciali e fieristiche che la attendono. Riteniamo che Firenze non possa restare indietro, mentre le altre città concorrenti si muniscono di sempre più moderni e funzionali infrastrutture." - prosegue Di Giulio - "La costruzione della pista da 2.400 metri e la conseguente possibilità di organizzare un piano di voli intercontinentali è divenuta una necessità imprescindibile, anche al fine di aumentare l'indotto e i posti di lavoro, nonchè nel migliorare le condizioni di vita dei cittadini di Brozzi,Peretola,Quaracchi e Le Piagge. Se non procedessimo in questo senso, per la solita mentalità eccessivamente provinciale,che alcuni non sembrano voler abbandonare, Firenze rischierebbe di perdere sempre più quel ruolo di protagonista internazionale che invece le spetta storicamente di diritto.
Certo dobbiamo stare attenti alle speculazioni;" - conclude Di Giulio - "nella nuova società vorremmo che la partecipazione pubblica fosse maggioritaria, così da tenere a bada le aspirazioni di massimizzazione del profitto a tutti i costi dei soggetti privati, tutelando così il territorio e l'interesse comune prima di ogni altra cosa."

1 commento:

  1. La fusione tra gli aeroporti di Pisa e Firenze è solo un affare del Partito Democratico, l'ultimo capriccio di un premier a capo di un partito che ha ormai fagocitato ogni cosa sul territorio nazionale. L'Aeroporto di Pisa, sesto scalo nazionale per numero di passeggeri, in futuro sarà legato a quello degli umori di un nuovo CDA intinto di politica modaiola. Che deciderà secondo ovvia convenienza geo-economica regionale. Non importa se a Peretola sarà un doppione di Pisa e un triplone di Bologna, non importa se Firenze è già ben collegata in TAV con Bologna e Roma Fiumicino, non importa che la UE sconsigli nuovi aeroporti nel raggio di 100 km, non importa che si calpesti la testa degli abitanti della popolosa piana di Prato e Sesto Fiorentino, non importa se gli aerei di Peretola passeranno vicino al Duomo di Firenze o a 55 metri dal suolo della Scuola Marescialli CC, non importa un potenziale rischio idraulico elevato, non importa spendere soldi dove non c’è bisogno, non importa che la Germania stia chiudendo le tratte sotto le tre ore di TAV. Proprio per questi motivi, ignorati, ci si aspetta che almeno chi non è interessato alla poltrona si metta di traverso a questa mostruosità nascente, a questo trasferimento di attività economica.

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