15 febbraio 2014

CasaPound Firenze ricorda il massacro di Dresda

CasaPound Firenze ricorda il genocidio di Dresda ad opera dei bombardieri alleati

 

Tra il 13 ed il 14 febbraio 1945 la città di Dresda fu rasa al suolo da ripetuti bombardamenti con ordigni incendiari da parte dell'aviazione britannica e statunitense e nel corso degli stessi morirono circa 250.000 civili, quasi esclusivamente donne, bambini ed anziani. CasaPound ha voluto ricordare, questa notte, il tragico e criminale evento deponendo un mazzo di fiori e affiggendo una bandiera rossa-bianca-nera, i colori della Tradizione, davanti al Consolato tedesco in Corso Tintori.
"Abbiamo voluto commemorare la strage", dichiara Saverio Di Giulio Responsabile di CasaPound Firenze, "in primo luogo per sopperire alle 'dimenticanze' del Comune di Firenze che, pur essendo gemellato con Dresda dal lontano 1978, evidentemente non ritiene che il drammatico episodio sia degno di celebrazioni".
"Eppure", prosegue Di Giulio, "fu un vero atto criminale, perpetrato contro una città già abbandonata dalle truppe tedesche e quindi totalmente inerme, e con armi che adesso verrebbero definite di distruzione di massa. Infatti le bombe incendiarie trasformarono Dresda in una palla di fuoco con temperature di 1.500 gradi centigradi che incenerì i corpi di decine di migliaia di vittime tanto che fu possibile dare sepoltura soltanto a 30.000 deceduti".
"Ma evidentemente", conclude il Responsabile di CPI Firenze, "un episodio tanto efferato commesso dai 'portatori di libertà e democrazia' è troppo scomodo per poter essere ricordato persino dalle città gemellate con Dresda e dai nostri illuminati politici, compreso il prossimo Presidente del Consiglio. E allora ci abbiamo pensato noi di CasaPound, che abbiamo ancora la memoria buona e non siamo asserviti ai potenti di turno".



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