17 gennaio 2014

Caso Forteto, Saverio di Giulio di CasaPound Firenze interviene sul processo in corso.

CasaPound Firenze esprime piena solidarietà ai testimoni che si stanno alternando nelle deposizioni sul "caso Forteto". "Raccontare i dettagli raccapriccianti che circondano questa vicenda dev'essere terribile, soprattutto per chi li ha subiti in prima persona" dichiara in una nota Saverio Di Giulio, responsabile fiorentino del movimento. "Per questo motivo siamo vicini a Sergio Pietracito ed agli altri testimoni: lo siamo umanamente perchè ci sentiamo toccati dal dolore che hanno provato, e lo siamo come cittadini, perchè col loro lavoro fanno onore ai principi di verità e giustizia". 

Scendendo nel merito delle dichiarazioni, Di Giulio commenta: "La conferma che presso la struttura del Forteto il Fiesoli abbia ospitato politici, magistrati e docenti di alto rango non fa che confermare quanto da noi denunciato in tempi non sospetti, quando ancora lo scandalo non era di pubblico dominio. Esiste un legame tra la setta del "profeta" e le istituzioni che dev'essere rivelato in tutte le sue ramificazioni. CasaPound si batte da tempo affinchè nella vicenda giudiziaria siano coinvolti tutti coloro che a vario titolo hanno facilitato, coperto e finanziato l'attività criminale de Fiesoli."Parallelemente – prosegue la nota – riteniamo una priorità tutelare i lavoratori del forteto e la parte sana di quell'esperienza, ovvero l'attività di produzione e di vendita di prodotti alimentari di alta qualità. Per questo motivo ribadiamo con forza la necessità di commissariare la struttura.

 In un prossimo futuro, poi, - conclude Di Giulio – saranno i lavoratori stessi a poterne prendere il controllo. Dopo tanto lavoro e tante angherie subite, crediamo che questo sia il minimo che si possa fare per portare all'epilogo questa tragedia umana e politica.

3 commenti:

  1. Non capisco come una organizzazione di destra non sia neanche posta il problema dei pastori, soci della Cooperativa, che da tutta la Toscana conferiscono il latte al Forteto. Noi siamo quelli che non contano niente !! Non lo capite che il commissariamento è solo un modo per dare di nuovo la cooperativa ( l'unica che in Toscana funziona) in mano alle forze politiche? Non avete capito che questo accanimento verso la cooperativa nasconde i veri colpevoli e fa pagare a noi le loro colpe? Anche voi, come tutti gli altri, vi occupate del caso senza conoscerne la realtà agricola. I pastori non hanno un sindacato che li difenda a rimangono nel silenzio ad aspettare che le de due correnti del PD si spartiscano la torta.

    Alessia Farina

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  2. In attesa che le rispondano in maniera piu' esaustiva i militanti di CasaPound Firenze che in questi mesi hanno preso parte al comitato a sostegno delle vittime posso dirle che forse e' lei che non ha letto bene cio' che ho personalmente dichiarato, visto che da sempre e anche in questo comunicato sostengo un'ipotesi di commissariamento e' vero ma solo al fine di cedere alla forza lavoro sana l'intera struttura. Quindi di grazia, di cosa stiamo parlando sig.ra Farina?

    Saverio Di Giulio

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  3. Signora Farina, il nostro interesse è quello di garantire che i colpevoli paghino, che le vittime si vedano resa giustizia e che la verità sul complesso sistema di coperture e clientele che gravita intorno al Forteto sia smascherato. Nella stessa maniera intendiamo difendere la componente sana dell'azienda, rappresentata dalla qualità dei suoi prodotti e dall'impegno dei suoi lavoratori. E per farlo è necessario prima di tutto fare in modo che gli attuali amministratori del Forteto vengano privati della possibilità di operare. Per parte nostra saremmo ben lieti di parlare non soltanto con le vittime ma anche con coloro che a vario titolo lavorano nella struttura. Anche perchè, come da noi specificato in molte occasioni, coloro che dovranno gestire il Forteto una volta "risanato" saranno proprio coloro che attualmente vi lavorano. Mi sembra di capire che anche lei appartenga a quest'ultima categoria. Saremmo ben lieti di discuterne di persona, se a lei può andar bene.

    CPI Firenze

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