5
anni. Sono passati 5 anni da quando ci ritrovammo un pomeriggio
primaverile a Roma e il nostro Capo Gianluca Iannone decise di
regalarci questo sogno di Rivoluzione.
5 anni fa prendeva forma una
Rivoluzione che voleva innanzitutto rivoluzionare se
stessa,scacciando i fantasmi di un ambiente che da troppo tempo era
diventato cio' che gli altri volevano che fosse e non cio' che doveva
essere.
5
anni fa, la migliore gioventu' italiana di oggi, forte dell'esempio
della migliore gioventu' italiana di ieri, decideva che era giunto il
momento di riprendere le redini del proprio destino. E la tartaruga
frecciata inizio',lenta e inesorabile, a indicarci il cammino.
Un
cammino che a Firenze qualcuno avrebbe voluto si interrompesse: ci
dicevano che non saremmo passati.
5
anni fa qualcuno con il ghigno della iena credeva che i leoni se ne
sarebbero rimasti in gabbia. Credevano di poterci dire cosa potevamo
o non potevamo fare,credevano di poterci impedire di andare.
L'antifascismo,
coalizzando i suoi comparti,quello becero stradaiolo,quello
giudiziario e quello istituzionale, credeva che sarebbero bastate le
imboscate,le interrogazioni e la repressione a fermarci. Ma non
avevano fatto i conti con la nostra giovinezza,con una primavera che
non puo' certo essere fermata da un inverno triste e vecchio.
5
anni fa di questo gli demmo subito una prova,quando tutto l'apparato
antifascista si schiero' per impedirci lo svolgimento della prima a
Firenze degli Zetazeroalfa,eravamo pochi,inesperti e tutelati solo
dalla nostra fermezza,ma quel 7 dicembre 2008 la voce di Gianluca
Iannone arrivo' forte e chiara a tutta la citta'.
Era
la prima grande conquista della nostra comunita'. Non ci avevano
piegato infamie e i tradimenti e non lo fecero nemmeno dopo: piu' la
nostra comunita' si rafforzava e si arricchiva, piu' risultavano vani
gli isterici attacchi dei traditori di ogni tempo.
Ad
ogni aggresione rispondevamo col sorriso dell'azione,al loro odio col
nostro disperato amore.
Anche
in tempi relativamente recenti hanno provato ad alzare il tiro,ma le
iene, si sa, ridono ma solo se il leone fa finta di dormire: quando
questo poi si stanca e ruggisce sul serio, il loro destino e' quello
di unirsi alle prede e scappare.
Ma
oggi e' la nostra festa e quella malattia dello Spirito chiamata
antifascismo ha gia' rovinato abbastanza questa Nazione. Quindi vado
avanti,non vorrei ci rovinasse anche il pranzo.
5
anni sono passati,da quel primo tesseramento nel quale i moduli
compilati superavano di poco le dita delle mie mani. 5 anni dopo,
ovvero oggi, abbiamo una segreteria apposita che si occupa di questo.
5
anni fa non c'erano nemmeno i nostri gruppi
metapolitici,testimonianza del nostro modo totalizzante di intendere
la politica che niente ha a che vedere con la politica
d'avanspettacolo alla quale ci hanno abituato.
Oggi
questi gruppi sono parte integrante della nostra comunita' e della
nostra attivita' e quindi mi sembra doveroso ricordarli tutti
iniziando da quello che stamattina ha aperto le danze di questa
giornata di festa, ovvero il motoclub scuderie 7punto1 ,passando per
la Foresta che avanza,il nostro gruppo ambientalista,proseguendo per
il nostro gruppo di protezione civile,nato dopo la nostra
indimenticabile esperienza al fianco del popolo abruzzese terremotato
e, per finire, con il nostro sindacato, il BLU (Blocco lavoratori
unitario), il circuito combattenti di CasaPound Italia,il Gruppo di
medicina sociale Grimes e il Blocco Studentesco,che di anno in anno
passa di mano in mano ai nostri piu' giovani Camerati in eta'
studentesca.
Non
sono invece passati 5 anni, ma 3, dall'apertura del nostro primo
spazio,quello di Via Lorenzo Il Magnifico,che tutti i presenti
all'epoca ricordano con grande affetto. Oggi, dopo tante conquiste,
sembra quasi una cosa da niente, ma allora fu una svolta epocale per
la citta' di Firenze: I Fascisti tornavano ad avere una casa nel
centro citta'.
Ricordo
ancora con orgoglio il primo anno e mezzo di riunioni tenute nei
posti piu disparati e lo ricordo con orgoglio perche' cio' che ci
mancava non era la volonta' ne il coraggio, ma le risorse
economiche,perche' vedete...a noi di CasaPound padroni e padrini non
ci sono mai piaciuti e preferimmo dunque attendere di poter camminare
con le nostre gambe, vivendo da uomini liberi, piuttosto che avere
tutto e subito da schiavi come tutti gli altri. E il fatto che oggi siamo qui a celebrare,
oltre che questi 5 anni insieme, anche il primo anniversario della
nostra nuova sede,ancora piu' centrale e grande il doppio della
precedente, e' la testimonianza che anche in quel caso CasaPound ebbe
ragione.
Cosa
dire poi di questi 5 anni? Cose da dire ce ne sarebbero all'infinito
perche' qui le monete che corrono sono quelle che hanno piu' valore e
sono quelle della lealta',del sacrificio,del donarsi,del
Cameratismo,della passione,dell'amore e non e' facile racchiuderle in
poche righe.
Mi
piacerebbe poter ricordare ad una ad una le nostre azioni a partire
da quando facemmo la nostra comparsa in citta' attaccando alle
spallette dei ponti sull'arno alcuni striscioni di supporto al Tibet
in occasione delle olimpiadi cinesi del 2008,o da quando timidamente
compimmo il nostro primo flash mob,proprio qua vicino, in piazza
della liberta', per dare solidarieta' ai lavoratori di Alitalia
minacciati dalla sua privatizzazione,fino ad arrivare alle grandi
manifestazioni di oggi nelle quali la timidezza e' rimasta soltanto
un ricordo che ci fa sorridere.
5
anni di manifestazioni imponenti come quelle in ricordo dei martiri
delle foibe o contro la costruzione della Tramvia.
5
anni durante i quali ci siamo conquistati il diritto di stare nelle
piazze cittadine con i nostri presidi,partendo dal primo in Viale
Talenti contro le nuove norme di polizia municipale dell'allora
assessore Graziano Cioni,passando per quello alla statua di Mazzini
per i 150 anni dell'unita' d'Italia o a quello per la
riqualificazione dell'area ex manifattura tabacchi solo per citarne
alcuni fino ad arrivare a quelli di questi ultimi giorni, contro le
violenze de Il Forteto.
5
anni di conferenze, di presentazioni di libri, di dibattiti sui piu'
svariati temi, dal Fascismo storico a D'annunzio,dal mostro di
Firenze al popolo Karen.
5
anni di trasmissioni radio con la nostra emittente Radiobandieranera,
di banchetti e volantinaggi senza badare al caldo d'estate e al
freddo d'inverno, di affissioni fino a tarda notte per poi andare a
lavorare senza dormire, di iniziative di solidarieta' come ad esempio
l'aperitivo di stasera il cui ricavato andra' ai Camerati francesi
vittime di un assurda repressione.
Ci
sarebbero talmente tante cose di questi 5 anni da raccontare che il
tempo non sarebbe mai abbastanza,e credo poi che soltanto con le
parole non si possa descrivere a pieno quella che e' la mistica di
una vita in CasaPound Italia.
Voglio
concludere rivolgendo il mio abbraccio ai ragazzi che ogni giorno mi
rendono orgoglioso di poter ricoprire questo ruolo,alle persone che
in questi anni hanno condiviso con me questa trincea di vita,al bosco
fitto di fratelli per il quale,senza alcun rischio di cadere nella
retorica,non esiterei un attimo a donare la liberta' o la vita.
Saverio Di Giulio
Ineccepibile!
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