Ieri pomeriggio a Firenze si è assistito ad un evento mai successo almeno negli ultimi tre secoli: Ponte Vecchio è stato chiuso a cittadini e turisti per permettere l’organizzazione di una festa privata alla stregua di una normalissima villa sulle colline fiorentine o di un banalissimo ristorante. Per CasaPound Firenze l’atteggiamento del Comune, ed in particolare del sindaco Renzi, è di una gravità estrema.
“La cosa grave e che dovrebbe far riflettere”, dichiara il Responsabile di CasaPound Firenze Saverio Di Giulio, “è che il sindaco Renzi ormai si atteggia non come un amministratore pubblico ma come un componente cinquecentesco della Famiglia Medici disponendo di beni artistici patrimonio dell’umanità come se si trattassero delle scuderie di una residenza familiare”.
“Già qualche mese fa”, prosegue Di Giulio, “si era presentato un problema simile in piazza Ognissanti in occasione del matrimonio della figlia di un miliardario indiano, ma almeno in quell’occasione non vi era stata la chiusura ermetica ed indiscriminata di uno dei dieci monumenti più famosi del mondo. Viene solo da chiedersi come sia possibile impedire l’accesso a Ponte Vecchio in un sabato pomeriggio d’estate a migliaia di visitatori e per di più costringendo gli orafi ad abbassare le saracinesche nel giorno d’affari più prolifico della settimana”.
“Di tutta questa vicenda però”, conclude il responsabile di CasaPound Firenze, “c’è un aspetto che ci inquieta particolarmente: Renzi pretenderebbe di gestire l’Italia come Firenze? Un sindaco che si è riempito la bocca di tanti discorsi ma che poi ha fallito miseramente ogni volta che si trattava di prendere decisioni fondamentali per la città, dalla tramvia allo stadio passando dall’utilizzo degli edifici lasciati vuoti col nuovo Palazzo di Giustizia, cosa combinerebbe al governo della Nazione? A vedere ciò che ha fatto a Firenze non escludiamo che trasformerà la compagine governativa in una bella azienda di catering che si occuperà di reperire soldi affittando a società o sposi facoltosi il Colosseo, Piazza San Marco, Piazza della Signoria, Pompei e il Ponte di Rialto”.
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