24 luglio 2013

CasaPound Firenze: Azione in favore dell'ampliamento dell'areoporto di Peretola.

CasaPound Firenze: Azione in favore dell'ampliamento dell'areoporto di Peretola.

Cinquecento aeroplanini sono stati lasciati, questa notte, dai militanti di CasaPound Firenze davanti alla sede del Consiglio Regionale della Toscana dove, oggi, verrà votata la variante al PIT che riguarderà anche, e soprattutto, lo sviluppo dell’aeroporto di Peretola. Cinquecento aeroplanini per invitare la maggioranza a votare a favore dell’allungamento della pista e dell’ampliamento dell’aerostazione fiorentina. Oltre agli aeroplani di carta i militanti di CasaPound hanno anche affisso uno striscione sulla recinzione esterna dell'aerostazione fiorentina riportante la scritta "FIRENZE DEVE VOLARE!".
"Mentre il PD viene dilaniato dalle polemiche interne, da ripicche campanilistiche, da divisioni correntizie e da beghe indegne anche del peggior retrobottega", dichiara il Responsabile di CPI Firenze Saverio Di Giulio, "CasaPound non ha alcun dubbio nel pretendere che lo scalo di Peretola venga potenziato con la realizzazione della pista parallela all’autostrada e della pista di rullaggio".
"E’ incredibile", puntualizza Di Giulio, "che i comuni della Piana e gli amministratori locali della provincia pratese si oppongano al nuovo progetto accampando scuse pretestuose, non comprovate da dati, e dettate soltanto da mere questioni di interesse politico o, peggio ancora, partitico. E’ incredibile soprattutto perché dall’ingrandimento di Peretola trarranno particolare vantaggio proprio quei comuni che adesso si oppongono, grazie soprattutto al fatto che quasi la metà dei passeggeri che già vi transitano lo fanno per affari. E se consideriamo che la maggiore concentrazione del tessuto produttivo e commerciale della Toscana del nord è concentrato nell’area ricompresa tra i comuni di Sesto Fiorentino e Prato non è difficile desumere che dall’espansione dell’aeroscalo il maggior utile sarà appannaggio dei comuni ad ovest del capoluogo di regione".
"CasaPound Firenze", prosegue il Responsabile di CPI, "sostiene non soltanto lo sviluppo di Peretola ma anche la creazione di uno stretto coordinamento e di una forte sinergia con lo scalo di Pisa, al fine di sviluppare un polo aeroportuale che non si faccia schiacciare a nord dagli aeroporti milanesi ed emiliano-romagnoli ed a sud dagli scali romani. E’ bene ricordare, infatti, che se il Consiglio Regionale voterà contro i lavori di ampliamento, Peretola sarà destinato alla definitiva chiusura, perché il Piano Passera ha già declassato Peretola e quindi se lo scalo fiorentino dovrà dare affidamento soltanto sui capitali degli enti locali e non anche su quelli nazionali la sua sorte è già segnata".
"Ecco perché CasaPound Firenze", conclude Di Giulio, "chiede a gran voce che si decida a favore dell’allargamento dell’aerostazione e del suo potenziamento, in modo tale da garantire sia a Firenze che a Pisa un futuro roseo e, di conseguenza, anche al turismo toscano ed alle imprese della nostra regione. Chi si oppone lo fa soltanto per raccattare qualche voto mettendo a rischio il futuro di centinaia di migliaia di persone. E questo non può essere permesso".
 




 

3 commenti:

  1. Incredibile che una città come Firenze nel 2013 abbia ancora un aeroporto in stile lillipuziano!

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  2. Ottima azione,come possano tanti fiorentini non avere coscienza che Firenze non e' la "piccina" ma una delle citta' piu' importanti al mondo...

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  3. La fusione tra gli aeroporti di Pisa e Firenze è solo un affare del Partito Democratico, l'ultimo capriccio di un premier a capo di un partito che ha ormai fagocitato ogni cosa sul territorio nazionale. L'Aeroporto di Pisa, sesto scalo nazionale per numero di passeggeri, in futuro sarà legato a quello degli umori di un nuovo CDA intinto di politica modaiola. Che deciderà secondo ovvia convenienza geo-economica regionale.
    Non importa se a Peretola sarà un doppione di Pisa e un triplone di Bologna, non importa se Firenze è già ben collegata in TAV con Bologna e Roma Fiumicino, non importa che la UE sconsigli nuovi aeroporti nel
    raggio di 100 km, non importa che si calpesti la testa degli abitanti della popolosa piana di Prato e Sesto
    Fiorentino, non importa se gli aerei di Peretola passeranno vicino al Duomo di Firenze o a 55 metri dal suolo della Scuola Marescialli CC, non importa un potenziale rischio idraulico elevato, non importa spendere soldi dove non c’è bisogno, non importa che la Germania stia chiudendo le tratte sotto le tre ore di TAV. Proprio per questi motivi, ignorati, ci si aspetta che almeno chi non è interessato alla poltrona si metta di traverso a questa mostruosità nascente, a questo trasferimento di attività economica.

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