"E' davvero una situazione assurda", commenta Saverio di Giulio Responsabile di CasaPound Firenze, "perché
nonostante le disposizioni di legge parlino chiare, nonostante una
consolidata giurisprudenza dei Giudici di Pace, nonostante una perizia
di un Consulente Tecnico d'Ufficio del Tribunale di Firenze, nonostante
persino una pronuncia della Corte Costituzionale che hanno univocamente dichiarato
illegittime le multe emesse tramite rilevazioni di quasi tutti gli
autovelox, il comune di Firenze continua indisturbato a far piovere
verbali sulla testa degli automobilisti nascondendosi dietro il dito
dell'autorizzazione prefettizia".
"A parte il fatto", prosegue Di Giulio, "che
un'autorizzazione del Prefetto, quale atto amministrativo, non potrebbe
mai sanare la violazione di una legge come il Codice della Strada, è a
dir poco bizzarro, per voler usare un eufemismo, che il Comune pretenda
di andare contro tutto e tutti fregandosene altamente di leggi,
regolamenti e sentenze. E' evidente che i nostri amministratori giocano
sui grandi numeri per fare cassa ben sapendo che meno della metà degli
automobilisti sanzionati faranno ricorso pur con la certezza di
vincerlo. E così l'altro cinquanta per cento ed oltre dei multati farà
affluire soldi freschi nelle esangui casse comunali".
"Questo non è assolutamente un comportamento etico", conclude il responsabile di CPI Firenze, "soprattutto
da parte di persone che a parole blaterano di rispetto delle regole e
legalità. Ci chiediamo come si può pretendere che gli automobilisti
rispettino il Codice della Strada quando i primi a violarlo sono proprio
coloro che dovrebbero vigilare sulla sua applicazione. E sorvoliamo,
poi, su un'altra questione altrettanto importante: il sindaco Renzi
aveva promesso di non finanziare il proprio ente tramite le multe come
aveva fatto il suo predecessore. Evidentemente sono bastati appena tre
anni per fargli 'rottamare' persino le promesse elettorali".
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