I nuovi vertici di ATAF hanno comunicato ai sindacati che il numero
di dipendenti in esubero è di 194 unità. Come CasaPound Firenze aveva
pronosticato in tempi non sospetti la privatizzazione dell'azienda di
trasporto urbano fiorentina altro non era che un escamotage del sindaco
Renzi per scaricare su altri ciò che lui non aveva il coraggio di fare:
licenziare.
"E' la classica politica dello struzzo", dichiara il Responsabile di
CasaPound Italia Firenze Saverio Di Giulio, "di chi vuole dare
un'immagine di se stesso nuova e vincente e invece è ancorato ai vecchi
meccanismi della politica, ossia delegare ad altri il lavoro sporco.
Quella che si può definire la politica dello struzzo, ovvero si vende
l'azienda sapendo benissimo quale sarà il suo destino e poi si mette la
testa sotto la sabbia facendo finta che tutto vada bene".
"CasaPound Firenze", prosegue Di Giulio, "aveva contestato la
cessione di ATAF non solo per il rischio dei licenziamenti ma anche
perchè è una follia pensare di privatizzare il servizio di trasporto
pubblico urbano nella convinzione che possa produrre utili per il solo
fatto che viene gestito dai privati. Infatti tale servizio, dovendo
essere garantito praticamente per quasi 24 ore al giorno è
fisiologicamente destinato a produrre perdite, a meno che non vengano
eliminate le corse meno redditizie oppure venga aumentato il costo del
biglietto in modo insostenibile per gli utenti. Ma entrambe le scelte
sarebbero una negazione della caratteristica fondamentale del servizio
di trasporto erogato dall'ATAF: quella di essere pubblico".
"Il trasporto pubblico", conclude il Responsabile di CPI Firenze,
"deve garantire la massima efficienza, il che non significa utili, bensì
la maggior soddisfazione possibile dei cittadini a costi
sostenibili. Delegare la gestione ai privati equivarrà a peggiorare il
servizio e a danneggiare ulteriormente l'intera Firenze, visto che una
buona fetta di coloro che finora hanno utilizzato i bus di ATAF
ricominceranno ad usare il mezzo proprio per spostarsi in città. Ma
ovviamente il sindaco Renzi continuerà a presentarsi a braccetto con
Moretti, l''amministratore delegato delle Ferrovie dello
Stato, azionista di maggioranza dell'azienda fiorentina, e proseguirà
nella sua brillante politica di rottamatore. Con la testa sotto la
sabbia."
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