27 febbraio 2011

ACCOGLIENZA......e altro.

Quante volte abbiamo sentito pronunciare questa parola dai paladini dell'antifascismo militante?

Quante volte li abbiamo sentiti sbandierare la loro accoglienza,la loro tolleranza,la loro ospitalita'?

Ma ci siamo mai chiesti se queste parole siano veramente la conseguenza di ferme convinzioni oppure facciano soltanto parte della menzogna che caratterizza la loro storia? Noi, che li conosciamo bene, sicuramente si.

Ed e' cosi che a confermare i nostri dubbi arriva la mattina del 26 febbraio, giorno della presentazione alla cittadinanza fiorentina del servizio di assistenza tributaria gratuita fornito da Casapound Firenze,che arriva a 2 giorni dalla protesta nazionale di CasaPound Italia contro gli abusi di Equitalia nella riscossione dei crediti insoluti. Scendiamo dunque nella centralissima Piazza della Repubblica con il classico banchetto informativo e dopo cira 2 ore, nelle quali molti cittadini si sono intrattenuti con noi per informarci circa i loro problemi inerenti il tema trattato, qualche urlo sgraziato proveniente da lontano richiama la nostra attenzione.

Dopo pochi minuti ecco spuntare un gruppo di circa 50 persone scortato dalla polizia che sembra venire nella nostra direzione urlando minacce. Immediatamente ci schieriamo tutti e 15 a protezione del banchetto e prendiamo posizione a sbarrare la strada, come al solito decisi a non mollare un millimetro, senza lasciarci intimorire dalla massa schiumante di rabbia ne' dalla loro scorta che ci intimava di sgombrare il campo. L'ammasso informe antifascista infatti si blocca a distanza limitandosi a urlare frasi sconnesse, dimostrando cosi' la differenza tra idea e azione.

Adesso vi chiederete che c'entra con tutto questo l'accoglienza?

C'entra eccome! Perche' ci bastano pochi secondi per capire che gli antifascisti sono ben pochi rispetto al numero totale del gruppo. La maggior parte sono tutti stranieri, disperati immigrati in fuga dal loro paese, ai quali era stato promesso di andare a manifestare per chiedere una casa ritrovandosi invece in una piazza pronti ad essere usati come carne da macello da chi gli aveva promesso la tanto famigerata accoglienza. Purtroppo per gli antifascisti pero', i "fratelli migranti" (fratelli, non compagni) non sembrano molto interessati ad ingaggiare uno scontro con CasaPound nonostante il piccolo partigianino di turno li incitasse a gran voce, guardandosi bene dall'avvicinarsi lui stesso.

Ed ecco finalmente che il quadro diventa chiaro a tutta la piazza, il castello di carte dell'accoglienza cade e si palesa la verita': immigrati strumentalizzati a fini politici, ricattati per i favori concessi e poi usati come bieca forza lavoro per provare a mantenere in vita, fuori tempo massimo, un antifascismo sempre piu' terminale.
E fuori tempo massimo e' risultata l'esibizione pagliaccesca alla quale abbiamo assistito in Piazza della Repubblica che termina, dopo soli 5 minuti, con gli antifascisti, seguiti dagli attoniti immigrati, che abbandonano mestamente la piazza accompagnati dalle nostre risate.




CasaPound Firenze

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